Dall’alto identificò molti sentieri che aveva spesso percorso a piedi e notò qualcosa di anomalo vicino al fiume Marti. Era difficile stabilirne con certezza i connotati, anche perché il soggetto appariva e scompariva tra le cime degli abeti, ma sembrava una sagoma piuttosto imponente, appoggiata a un albero, immobile. Forse un corpo senza vita, con indosso una tuta mimetica marrone? O un cacciatore di frodo che si aggirava per quell’area protetta?
giallo
UNO STRANO CASO PER IL COMMISSARIO CALLIGARIS di Alessandra Carnevali
…Adalgisa aveva esordito così con l’incarico di nuovo commissario di Rivorosso Umbro, che poi era il luogo dove era nata quasi quarant’anni prima e dal quale se ne era andata da circa venti per studiare e per fare carriera in polizia.
Dopo la laurea in Giurisprudenza conquistata con bacio accademico e a tempo di record alla Sapienza di Roma, con una tesi dal titolo Associazione mafiosa: origini e ipotesi criminologhe e un concorso vinto a pieni voti, Adalgisa era diventata commissario prima di compiere trent’anni e per farsi le ossa aveva lavorato in luoghi dove la vita di un poliziotto ogni mattina è poco più di una scommessa…
CUCCIOLI di Maurizio De Giovanni
Stavolta non fu la vista a ricordare, fu il tatto. Era qualcosa di rugoso eppure lievissimo, tiepido e sottile. Pelle. Sì, pelle. Minuscola peluria, una seta dolce sotto il palmo della mano. E la memoria di un odore strano, umido e gradevole. Il corpo di Lara rispose con un lieve calore al seno destro…
UN GIORNO PERFETTO PER UCCIDERE di Mario Mazzanti
“Elaji, ma sei sicuro?”
Tutti in paese conoscevano Elaji Demba, e il carabiniere in servizio quella sera non lo aveva mai visto così sconvolto.
“Magari si è fermata da un’amica…”.
“Disparau, scomparsa ti dico! Abbiamo cercato lei dappertutto. Rama ha telefonato a sua amica di classe: questa mattina Ami non era in scuola!”.
“Hai provato sul cellulare?”
“Ami non ha cellulare”.
“Senti Elaji, Ami ha un fidanzatino? Forse…”
“Noo!”, ruggì Elaji sbattendo i pugni sul bancone.
“Lei petit fille, è una bambina! Qualcuno ha preso la mia Ami!!”.
“Va bene, Elaji, stai tranquillo, la troveremo, vedrai…
UNA LUNGA ESTATE CRUDELE di Gazzola Alessia
A prima vista la stanza sembra una prigione e, al di là del condizionamento mentale di sapere che lì dentro c’è una cadavere, ha in sé qualcosa di orribile.
L’ambiente è asciutto e soffocante e ha l’aria di essere incompiuto, perché per terra sono sparsi diversi mattoncini, come se a breve qualcuno dovesse elevare un altro pezzo di parete.
E poi, in un angolo, i resti di qualcuno che, delle due l’una, o qui è morto, o qui è stato nascosto dopo la morte…
LA COLLERA DI NAPOLI di Diego Lama
– Ne hanno trovata un’altra – disse Serra inarcando le sopracciglia.
Il commisario rimase di stucco, come se avesse ricevuto uno scappellotto dietro la nuca.
– Un’altra? E quando?
– Questa notte, anzi, questa mattina, alle cinque: un pescatore ha visto il corpo sulla spiaggia.
– Maledetta miseria! – urlò soffiando lontano il fumo del sigaro…
SGUARDO INQUIETO di Donatella Garitta Saracino
Ho ucciso.
In maniera premeditata, per odio e vendetta.
L’ho fatto con perizia, cercando di non lasciare nulla al caso; ho curato tutto nei minimi dettagli ma proprio un dettaglio, quasi insignificante, ha portato gli inquirenti ad arrestarmi e condannarmi.
Presto lascerò la prigione, per sempre, e avrò quella libertà a lungo desiderata e che speravo di raggiungere eliminando la persona che mi aveva a lungo fatto soffrire.
Quando la mia vittima ha esalato l’ultimo respiro e ho realizzato che tutto era terminato ho provato sollievo e poi… smarrimento…
TRE CADAVERI SOTTO LA NEVE di Franco Matteucci
Lupo Bianco non riusciva a capire se fosse a testa all’ingiù, all’insù o messo in orizzontale. Immaginò che a Valdiluce fosse scattato l’allarme e ripassò mentalmente quello che stava accadendo. Tutti conoscevano la zona della valanga, ma individuarlo sotto la neve era come trovare un ago nel pagliaio. Il rilevatore gps inserito dentro i suoi scarponi avrebbe funzionato? Nel dubbio, non poteva mollare: doveva scavare un tunnel che lo portasse fuori…
DOPO IL NERO DELLA NOTTE di Cristina Rava
Ardelia Spinola è il medico legale di un paesino ligure, Albenga, appassionata di gatti, con un innato senso investigativo e una forte diffidenza acquisita negli anni verso l’amore.
Quando Ludovico Dovretti, direttore di un importante biblioteca, viene trovato senza vita ucciso da un colpo di pistola, la protagonista, seguendo il proprio istinto, non si limiterà a fare l’autopsia. Come previsto dai suoi colleghi, l’indipendente e curiosa Ardelia seguirà infatti una propria pista ufficiosa e l’incontro accidentale, è proprio il caso di dire, con un uomo affascinante e bello che conosceva molto bene la vittima e ne condivideva le passioni, le permetterà di seguire quell’intuizione che infine svelerà un retroscena molto più buio e raccapricciante di quanto ci si potesse aspettare.
Ma Ardelia si può veramente fidare di quell’uomo intrigante entrato così all’improvviso nella sua vita? Tutto sembra troppo perfetto per essere vero…
ACQUA IN BOCCA di Camilleri Andrea e Lucarelli Carlo
Caro collega,
ti scrivo di mia iniziativa personale e senza che lo sappiano né il dirigente del mio ufficio né il questore, che, ti dico subito, non approverebbero, avendo un’ipotesi investigativa del tutto diversa sul caso in oggetto. Anzi, devo farti presente che le indagini che sto conducendo non solo non sono autorizzate, ma mi sono state espressamente vietate dai miei superiori. Quindi, se vorrai rispondermi negativamente, capirò e non ti disturberò oltre. Ti chiedo solo di tenere questa cosa per te e non farne parola con nessuno.
Se invece vorrai darmi una mano te ne sarò grata. Allego quindi la relazione di servizio della volante giunta sul posto e i primi accertamenti compiuti, più copia dei reperti in nostro possesso (qualcosa, sono sicura, ce l’hanno i cugini, visto che sul luogo sono arrivati anche i carabinieri).
Ti saluto e ti ringrazio, Grazia Negro
P.S. Però, se un pò ti conosco e se la tua fama corrisponde a verità, sono sicura che mi aiuterai…