DI IMPOSSIBILE NON C’E’ NIENTE di Andrea Vitali

Il mormorio che proveniva da sotto, dal giardinetto, era ben noto a suor Suprema. Era già ccaduto l’anno precedente e l’anno prima ancora. Quando nel cielo di settembre, ripulito dalla foschia che lo velava durante l’estate, le vaghe stelle dell’Orsa ricomparivano in tutto il loro splendore, l’animo poetico di Babbo Natale prendeva il sopravvento.

Bisognava convincerlo a smettere però, adesso. Nonche a lei desse fastidio. Ma c’era qualche ospite dal sonnomolto leggero e un caratterino da prendere con le molle di cui bisognava tener conto. La Befana, prima di tutti, che proprio l’anno precedente s’era lamentata con lei, chiedendole di far tacere quel vecchio trombone di Babbo Natale e finalmente convincerlo che ormai lui, lei, e tutti quelli come loro erano in pensione perchè nessuno al mondo ne aveva più bisogno.