Il cavaliere misterioso si toglie infine l’elmo e mostra la propria identità: si tratta di Ariodante, che sul punto di morte, si era pentito all’ultimo del proprio gesto e si era quindi messo in salvo a nuoto.
Giunto in un ostello, aveva appreso della disperazione di Ginevra alla notizia della sua morte e delle pubbliche accuse del fratello. Spinto dal proprio amore per la donna e risentito per il gesto crudele del fratello, aveva così deciso di prendere lui le difese di Ginevra.
Il re concede la mano della figlia al cavaliere, dando in regalo agli sposi il ducato di Albania, appena liberatosi.
Dalinda ottiene la grazia e “sazia del mondo” si farà monaca.
L’ippogrifo e Ruggiero lasciano l’Europa, passano le colonne d’Ercole ed atterrano infine su un’isola meravigliosa, senza pari al mondo.
Ruggiero scende da cavallo alato e lo lega ad un mirto, così che non possa alzarsi in cielo. Mentre il cavaliere, liberatosi dalle armi, si sta rinfrescando, l’ippogrifo viene spaventato da una ombra e per scappare sradica il mirto.
La pianta inizia improvvisamente a parlare e chiede di essere liberata dal cavallo, così da non dover subire un’altra pena oltre a quella che le è stata già inflitta.
Ruggiero corre a liberarla e le chiede subito chi essa sia.
Si tratta del bel Astolfo, paladino francese, cugino di Orlando e Rinaldo e futuro erede al trono d’Inghilterra. Liberato da Orlando dalla prigione di Monodante, aveva un giorno raggiunto la spiaggia sede del castello di Alcina, sorella di Morgana.
La maga era in quel momento impegnata a pescare; senza reti e senza ami, grazie ad un incantesimo, faceva venire a sé tutti i pesci che desiderava, tra i quali anche una balena, tanto grande che Astolfo, Rinaldo e gli altri credono sia un’isola.
Vista la bellezza di Astolfo, Alcina dedice di farlo prigioniero. Con la scusa di volergli mostrare una sirena su un’altra spiaggia, lo fa salire con sé sulla balena e lo rapisce.
Rinaldo si tuffa in mare e cerca di raggiungerlo a nuoto, ma il vento del sud alzatosi in quel momento glielo impedisce.
Navigando sul dorso della balena, Alcina ed Astolfo raggiungono infine l’isola meravigliosa. Questa in realtà era stata lasciata in eredità a sua sorella Logistilla, unica delle tre sorelle ad essere figlia legittima del loro padre (Alcina e Morgana sono in realtà nate da incesto).
Logistilla è tanto virtuosa quanto le altre due sono ingiuste e crudeli e per questo viene odiata. Morgana ed Alcina si sono infatti alleate per sottrarre alla terza ogni avere; Logistilla possiede ora solo una piccola parte dell’isola, e solo perché è un territorio irraggiungibile.
Alcina ardeva d’amore per Astolfo ed il cavaliere ricambiava il sentimento, essendo lei molto bella e tanto premurosa nei suoi riguardi.
Completamante perso nei piaceri, il paladino si dimentica di ogni altra cosa. Anche lei sembra non avere altro al mondo, Astolfo diviene il suo unico amante. Un giorno però rivolge improvvisamente il proprio cuore altrove, caccia Astolfo e lui scopre che nella sua stessa situazione ci sono altri mille amanti, trasformati infine in alberi, animali, fonte.. per evitare che vadano in giro per il mondo a raccontare le abitudini della maga.
Astolfo avverte quindi Ruggiero del pericolo che potrebbe correre.
Ruggiero conosceva già Astolfo di nome, in quanto cugino di Bradamante. Per l’amore che nutre nei confronti di lei, decide pertanto di aiutarlo.
Astolfo gli indica la via per raggiungere il regno di Logistilla senza passare da quello di Alcina. Lo avverte però che la maga malvagia ha messo a guardia del sentiero un gruppo di suoi guerrieri dall’aspetto mostruoso.
Ruggiero riprende il cavallo alato, senza salirgli in groppa per paura di dover ancora volare contro la propria volonta, e si mette in cammino.
Raggiunge poco dopo la fortezza di Alcina e si dirige poi verso il monte in cima al quale si trovava il regno di Logistilla. Il suo cammino viene però interrotto dai guerrieri dei quali gli aveva parlato Astolfo: esseri metà animale e metà uomo, metà uomo e metà donna, a cavallo di animali di ogni genere e con ogni tipo di arma in pugno.
Ruggiero sguaina la spada e si lancia tra di loro, ma sono troppi, è accerchiato e fa molta fatica ad avere la meglio.
Escono intanto dalle mura dorate della città di Alcina due bellissime donne in groppa a due unicorni. Le donne lo invitano ad entrare nella fortezza e lui non può fare altro che acconsentire.
All’interno della fortezza è tutta un festa amorosa, tanto che si può ritenere essere il posto dove sia nato Amore.
A Ruggiero viene dato un cavallo sul quale poter salire, mentre l’ippogrifo viene consegnato ad un giovane che lo segue a piedi.
Le due donne chiedono aiuto al cavaliere per sconfiggere il gigante Erifile, che sta a guardia di un ponte ed impedisce il suo attraversamento. Ruggiero dice loro di essere completamente al loro servizio, qualunque sia il loro desiderio.
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