Nella poesia La mia sera, Giovanni Pascoli descrive la tranquillità di una sera di estate dopo che è appena passato un temporale. L’immagine proposta è ricca di un significato metaforico di carattere personale: il temporale rappresenta infatti la vita travagliata del poeta, segnata dalla perdita dei sue cari genitori, la sera rappresenta al contrario il…
IL CINQUE MAGGIO di Alessandro Manzoni
La composizione poetica il Cinque Maggio, fu scritta da Alessandro Manzoni di getto, in soli tre o quattro giorni, spinto dalla commozione per la conversione cristiana di Napoleone avvenuta poco prima della sua morte. Nonostante la censura austriaca, la poesia ebbe una larga diffusione in Europa grazie soprattutto a Goethe, che la fece pubblicare su…
Alla Sera di Ugo Foscolo
Ugo Foscolo ci mostra la sera come immagine della morte, totale annullamento dell’esistenza ma anche pace per l’anima, e per questo molto cara al poeta. I versi lasciano chiaramente trasparire il sofferto rapporto tra il desiderio di pace e la negatività del presente storico, che provoca nel poeta un sentimento angoscioso di sofferenza per la…
A Zacinto di Ugo Foscolo
Il motivo ispiratore del sonetto A Zacinto, uno dei più belli e famosi di Ugo Foscolo, è la condizione esistenziale di esule dello scrittore ed il suo presagio di essere destinato ad una sepoltura lontano dalla sua madre terra e dai suoi cari, e per questo senza pianto. Foscolo fu in questo un buon profeta…
A Silvia di Giacomo Leopardo
Giacomo Leopardi dedica i versi della poesia A Silvia ad una ragazza in cui si può riconoscere Teresa Fattorini, vicina di casa dello scrittore e morta giovanissima di tubercolosi. Questo poema, che si potrebbe apparentemente scambiare per una dichiarazione d’amore, è in realtà un’amara riflessione sulla vita e sulla giovinezza. La triste vicenda di Teresa…
UNO, NESSUNO E CENTOMILA di Luigi Pirandello

Avevo ventotto anni e sempre fin allora ritenuto il mio naso, se non proprio bello, almeno molto decente, come insieme tutte le altre parti della mia persona. Per cui m’era stato facile ammettere e sostenere quel che di solito ammettono e sostengono tutti coloro che non han no avuto la sciagura di sortire un corpo deforme: che cioè sia da sciocchi invanire per le proprie fattezze. La scoperta improvvisa e inattesa di quel difetto perciò mi stizzí come un immeritato castigo…
ROSSO MALPELO di Giovanni Verga

Titolo: Rosso Malpelo Autore: Giovanni Verga In breve: Malpelo si chiamava così perchè aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perchè era un ragazzo malizioso e cattivo, che prometteva di riescire un fior di birbone. Sicchè tutti alla cava della rena rossa lo chiamavano Malpelo; e persino sua madre, col sentirgli dir sempre a…
MASTRO DON GESUALDO di Giovanni Verga
Suonava la messa dell’alba a San Giovanni; ma il paesetto dormiva ancora della grossa, perché era piovuto da tre giorni, e nei seminati ci si affondava fino a mezza gamba. Tutt’a un tratto, nel silenzio, s’udì un rovinìo, la campanella squillante di Sant’Agata che chiamava aiuto, usci e finestre che sbattevano, la gente che scappava fuori in camicia, gridando:
– Terremoto! San Gregorio Magno!
LE MIE PRIGIONI di Silvio Pellico

Titolo: Le mie prigioni Autore: Silvio Pellico In breve: Il venerdì 13 ottobre 1820 fui arrestato a Milano, e condotto a Santa Margherita. Erano le tre pomeridiane. Mi si fece un lungo interrogatorio per tutto quel giorno e per altri ancora. Ma di ciò non dirò nulla. Simile ad un amante maltrattato dalla sue bella, e…
IL GATTOPARDO di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Titolo: Il Gattopardo Autore: Giuseppe Tomasi di Lampedusa In breve: La recita quotidiana del Rosario era finita. Durante mezz’ora la voce pacata del Principe aveva ricordato i Misteri Gloriosi e Dolorosi; durante mezz’ora altrevoci, frammiste, avevano tessuto un brusio ondeggiante sul quale si erano distaccati i fiori d’oro di parole inconsuete: amore, verginità, morte; e durante…