Virgilio spiega a Dante come la volontà dell’uomo sia importante nello scegliere le giuste passioni. Compaiono poi le anime degli accidiosi, spinte dall’amore a correre lungo la cornice per compensare la pigrizia che in vita dimostrarono nell’amare, e Dante riesce a parlare con l’abate di San Zeno.
Testo del canto 17 (XVII) del Purgatorio di Dante
Testo del canto 16 (XVI) del Purgatorio di Dante
Testo del canto 15 (XV) del Purgatorio di Dante
Dante e Virgilio raggiungono la scala che porta alla terza cornice, quella che accoglie gli iracondi. Durante la salita Virgilio spiega a Dante le parole di Guido del Duca e come l’invidia possa essere generata solamente dai beni materiali. Giunti infine in fondo alla scala, Dante ha la visione di due celebri esempi di benevolenza. I due poeti vengono poi raggiunti da un denso fumo che toglie loro la vista.
Testo del canto 14 (XIV) del Purgatorio di Dante
Mentre proseguono lungo la cornice degli invidiosi, due anime chiedono a Dante chi sia. Si tratta di Guido del Duca e Rinieri da Calboli. Il primo inveisce contro le popolazioni che abitano la valle del fiume Arno per poi ricordare gli antichi nobili romagnoli. Proseguendo oltre Dante e Virgilio sentono voci che squarciano l’aria con esempi di invidia punita.
Testo del canto 13 (XIII) del Purgatorio di Dante
Testo del canto 12 (XII) del Purgatorio di Dante
Testo del canto 11 (XI) del Purgatorio di Dante
Prima cornice del Purgatorio, lungo la quale si muovono le anime di coloro che furono superbi in vita: sono ora oppressi da un masso e costretti quindi a tenere il viso a terra. Dante incontra Omberto degli Aldobrandeschi, Oderisi da Gubbio, che predice il futuro esilio del poeta, e quindi Provenzano Salvani.