Testo del canto 27 (XXVII) del Purgatorio di Dante

Dopo che l’angelo della castità ha cancellato l’ultima P dalla fronte di Dante, il poeta attraversa il muro di fuoco della settima cornice e raggiunge la scala che lo porta al giardino dell’Eden. Virgilio lo dichiara libero dalla sua guida e padrone delle proprie azioni.

Testo del canto 25 (XXV) del Purgatorio di Dante

Mentre salgono verso la settima cornice Stazio spiega a Dante perché le anime dei golosi, sebbene non abbiano bisogno di cibo, appaiano tanto magre per la sua mancanza. I tre poeti raggiungono infine la cornice dei lussuriosi.

Testo del canto 24 (XXIV) del Purgatorio di Dante

Forese anticipa a Dante che sua sorella Piccarda Donati si trova tra i beati del Paradiso. Il sommo poeta incontra poi Bonagiunta da Lucca che prima fa una profezia su di lui, poi ne esalta l’invenzione del dolce stil novo. Infine Forese predice a Dante la discesa nell’Inferno del nemico Ghibellino Corso Donati.

Testo del canto 23 (XXIII) del Purgatorio di Dante

La sesta cornice accoglie i golosi: smagriti dal forte desiderio di bere e di mangiare suscitato in loro da alberi a forma di cono rovesciato. Dante incontra l’amico Forese Donati, che inveisce contro i cattivi costumi delle donne del suo tempo.

Testo del canto 22 (XXII) del Purgatorio di Dante

Mentre percorrono la scala che conduce alla sesta cornice dei golosi, Stazio spiega a Virgilio di essere stato destinato alla quinta non per essere stato in vita un avaro ma, al contrario, un prodigo, e spiega anche come sia stato lo stesso Virgilio a spingerlo alla conversione.

Testo del canto 20 (XX) del Purgatorio di Dante

Lasciato Adriano V il poeta Dante incontra Ugo II Capeto che si svoga con lui elencando tutti i delitti commessi dalla sua stirpe. All’improvviso il monte del Purgatorio è scosso da un terremoto e tutte le anime intonano il canto Gloria in excelsis Deo. Dante non comprende il senso di quell’avvenimento e riprende preoccupato il suo cammino.

Testo del canto 19 (XIX) del Purgatorio di Dante

Dante e Virgilio raggiungono la V cornice del Purgatorio, dove si purificano le anime dei prodighi e degli avari. Il poeta parla con papa Adriano V, che, in vita, si accorse troppo tardi di poter trovare la felicità solo nella vita eterna.