Era ormai qualche ora che viaggiava e gli sembrava un’eternità. Il suono, regolare e attutito degli zoccoli dei cavalli sulla terra battuta coperta dalle foglie cadute dagli alberi di fine ottobre delle strade di collina, lo aveva accompagnato, senza distrarlo, dagli eventi poche ore avanti accaduti…
LO TZIGATO di Adriana Rezzonico
CENA DI NATALE di Anna de Zuani
Sabrina guardò fuori dalla finestra, scostando con garbo la tenda di pizzo fatta a mano da sua nonna apposta a decorar la locanda presa in gestione dall’adorata nipotina e quel suo giovane marito che cucinava così bene da andar a cercar fortuna lontano, dove la gente di città poteva arrivar in carrozza e gustare le leccornie che solo lui sapeva fare…
IL SIGNORE DEL TEMPO di Elizabeth Weimar
La tormenta di neve infuriava implacabile ed il vento fischiava incessante. Pochi tavoli quella sera erano stati prenotati presso La Cascina, antico ristorante che respirava di storia e tramandava i sapori della tradizione tirolese.
I commensali si concentravano sul pasto e ben poco sulle chiacchiere, ammutoliti dal freddo come se li avesse derubati della parola…
IL POSTO DELLA TRANQUILLITÀ APPARENTE di Franca Colombo
Sabrina, come ogni giovedì sera, sta preparando con cura il tavolo per le sue speciali ospiti, ponendo particolare attenzione alla temperatura del profumato Gewurztraminer, alla squisita salsa favola, entrée della cena degustazione delle sue amiche, questa sera in veste di critiche gastronomiche deputate all’assaggio della nuova ricetta di Carlo che consiste in ravioli di mele e speck con burro di malga, uvetta, pinoli e spolverata di cannella…
Parafrasi canto 28 (XXVIII) dell’Inferno di Dante
Parafrasi del Canto XXVIII dell’Inferno – Dante e virgilio proseguono il loro viaggio nella nona bolgia, dove si trovano i dannati che diedero luogo a scissioni e scandali e che per questo vengono lacerati dalla spada di un demonio. I due poeti parlano con Maometto, che fa una predizione su Fra Dolcino. Leggi il testo…
IL VIALE DEL TRAM 8 di Alberto Robiati
“Tutti i giorni lo vedo qui alla fermata. Noi aspettiamo il tram per andare a scuola, ma lui no: non sale mai. Però sorride e si guarda intorno: ha occhi gentili e se c’è una signora carica di borse che arriva dal mercatino là dietro lui si alza e le lascia il posto sulla panchina”.
“Vedo quel vecchio sempre di mattina, verso le dieci. Attraversa la strada e va a sedersi sulla panchina del capolinea dell’8, dietro la mia pompa di benzina. Resta lì, lui non prende il tram, né il primo né i successivi. Dopo un po’ si alza in piedi e torna al portone sul lato opposto del viale. Non dà fastidio a nessuno”…
IL RITUALE di Irene Zanetti
Adam era al centro del cerchio di fuoco ed intravedeva a malapena il paesaggio circostante, tanto le fiamme erano alte. Tutt’attorno, risuonava la melodia ritmica generata dagli uomini del villaggio che battevano grossi tamburi ricoperti di pelle di capra, unita al suono cristallino dei campanellini che ornavano le cavigliere delle danzatrici…
L’INIZIO DEL CAMMINO di Irene Zanetti
Adam era sdraiato su un giaciglio di rami secchi e foglie della foresta, al centro della tenda del grande sciamano.
Indossava solamente un gonnellino di pelle di daino e un bracciale di osso all’altezza del bicipite.
La sua pelle bruna era resa lucida e luminosa dal calore prodotto dai cinque fuochi sacri che lo circondavano…