Parafrasi del Canto X del Paradiso -L’esordio del canto è un inno proemiale che celebra l’ordine dell’universo sotto l’amorosa guida di Dio. In seguito inizia il canto, che si svolge nel cielo del Sole, dove Dante nuovamente sale senza accorgersene. Qui risiedono gli spiriti sapienti che circondano Dante e Beatrice cantando e danzando. Spontaneamente un’anima si offre…
Parafrasi canto 9 (IX) del Paradiso di Dante
Parafrasi del Canto IX del Paradiso – Ci troviamo qui nel Cielo di Venere, delle anime beate degli amanti. In questo canto Dante scaglia tre profezie contro i principali nemici della politica imperiale. La prima profezia è quella di Carlo Martello che si conclude con un oscuro vaticinio; la seconda è quella di Cunizza da Romano. L’ultima profezia…
Parafrasi canto 7 (VII) del Paradiso di Dante
Parafrasi del Canto VII del Paradiso – Siamo sempre nel cielo di Mercurio: intonando un inno di ringraziamento e di lode al Dio degli eserciti, Giustiniano e le altre anime beate si allontanano velocissime. Il discorso di Giustiniano insinua in Dante un dubbio al quale Beatrice risponde argomentando con la dottrina dell’Incarnazione e della Passione. Leggi il…
Parafrasi canto 5 (V) del Paradiso di Dante
Parafrasi del Canto V del Paradiso – Il Canto V inizia nel cielo della Luna con le anime di coloro che mancarono ai voti fatti. Beatrice spiega perché lei appaia così luminosa da abbagliare Dante, chiarisce il dubbio emerso nel canto IV e spiega la dottrina del voto; in seguito fa un ammonimento ai cristiani. Si ha…
Al via l’edizione 2014 del FESTIVAL DELLE LETTERE

Ritorna il concorso letterario Festival Delle Lettere, quest’anno a tema “Lettera a un sogno”. Giunto alla sua decima edizione, dal suo esordio il concorso ha ricevuto più di 17.400 lettere scritte a mano e coinvolto scrittori dai 4 ai 97 anni.
In giuria Antonella Antonelli, Rosellina Archinto, Francesca Biasetton, Matteo Caccia, Mario Calabresi, Roberta Einaudi, Edoardo Erba e altri nomi importanti.
Le lettere possono essere inviate entro il 30 giugno 2014…
Gli spazi editoriali della poesia | Domenica 11 Maggio al Salone internazionale del libro di Torino

Cinquant’anni fa esatti, nel 1964, nasceva “Collezione di poesia”, la collana “bianca” di Einaudi con la grafica di Munari, l’artista che un quarto di secolo prima, nel ’40, pensa anche alla copertina barocca della collana “Lo specchio” di Mondadori ideata dal giovane Alberto, prima aperta ai prosatori e poi ai lirici; invece quindici anni fa, con un’edizione critica di un testo di Rebora, Interlinea avvia le piccole edizioni di “Lyra”. Le tre collane tuttora militanti, che con un’attenta selezione ospitano premi Nobel ed esordienti, sono al centro della tavola rotonda-dibattito…
IN VINO VERITAS…? di Luigi Capuana
Certamente Viosci aveva bevuto un po’ troppo. Già parlava a voce alta, battendo coi pugni su la tavola, interrompendo questo o quello quasi cercasse appiglio a una baruffa. Sapevamo per esperienza ch’egli non aveva, come suol dirsi, il vino allegro; e Barulli, Rojani ed io, che in confronto degli altri quattro commensali potevamo esser qualificati per astemi, ci sforzavamo di evitare che Viosci eccedesse…
IN BARCA di Luigi Capuana
Quantunque a Catania da otto giorni, mia moglie era tuttavia sotto il gran fascino dello spettacolo del mare, nuovo per lei. A ogni po’, mentre la conducevo attorno per farle osservare chiese, monumenti, negozi, ella mi si attaccava al braccio e, con accento da bambina che vuol essere accontentata, mi sussurrava all’orecchio:
– Andiamo alla Marina?
– Ci siamo stati un’ora fa!
– Che importa? Oh, il mare! Mi sembra di non aver potuto ancora ammirarlo a bastanza. Andiamo? –
LE LEGGENDE DEL CASTELLO NERO di Iginio Ugo Tarchetti
Non so se le memorie che io sto per scrivere possano avere interesse per altri che per me, — le scrivo ad ogni modo per me. Esse si riferiscono pressoché tutte ad un avvenimento pieno di mistero e di terrore, nel quale non sarà possibile a molti rintracciare il filo di un fatto, o desumere una conseguenza, o trovare una ragione qualunque. Io solo il potrò, io attore e vittima a un tempo.
Incominciato in quell’età in cui la mente è suscettibile delle allucinazioni più strane e più paurose, continuato, interrotto e ripreso dopo un intervallo di quasi venti anni, circondato di tutte le parvenze dei sogni, compiuti, — se così si può dire d’una cosa che non ebbe principio evidente — in una terra che non era la mia e alla quale mi avevano attratto delle tradizioni piene di superstizioni e di tenebre, io non posso considerare questo avvenimento imperscrutabile della mia vita che come un enigma insolvibile, come l’ombra di un fatto, come una rivelazione incompleta, ma eloquente d’un’esistenza trascorsa…
L’INCREDIBILE ESPERIMENTO di Luigi Capuana
– Eh, no! – disse il dottor Maggioli. – Non si tratta di creatura umana nel vero senso della parola; “preumana”, tutt’al piú!
– Oh! Oh! Oh! –
Le signore protestarono in coro, e la baronessa Lanari, battendogli col ventaglio sul braccio, tra indignata e sorridente, soggiunse: – Queste enormità, non dovrebbe dirle mai davanti a noi!
– Perdoni, – rispose il dottore. – La verità va detta dovunque, davanti a chiunque, specialmente quando è richiesta. La scienza, infine, non ha obbligo di essere galante.
– Ma gli scienziati sí – replicò la baronessa.
– Secondo. Interrogato, ho dovuto rispondere. E poi, la mia età mi dispensa da certi riguardi. La parola dei vecchi è impersonale.
– Ma dunque lei crede, sul serio…?
– Che la donna è una creatura “preumana”. E non è opinione mia soltanto, ma di qualche eminente scienziato… e della Bibbia pure…