
Quanto era stufo di raccontare sempre la stessa storia e di non poterla divulgare in Internet, una volta per tutte: “Due anni fa ho partecipato a un reality alle Bahamas, in cui i concorrenti venivano uccisi, uno ogni giorno, da un killer, sotto l’occhio delle microcamere di un programma TV via cavo, criptato. L’intero reality era stato concepito dall’assassino. Io sono l’unico superstite. Mi sono basato su quest’esperienza per elaborare, al Centro Realtà Virtuale in cui lavoro, un videogioco avveniristico. Al personaggio che mi impersona sullo schermo ho dato il nome di Giovanni. Pensavo fosse finita lì, credevo che il killer presto sarebbe stato arrestato, invece… mi ha mandato un sms tre settimane fa, avvisandomi che aveva messo a punto una nuova diavoleria e che io ne avrei fatto parte. Questa volta non ci sarebbero stati sopravvissuti”.