LA COSCIENZA DI ZENO di Italo Svevo

Vedere la mia infanzia? Più di dieci lustri me ne separano e i miei occhi presbiti forse potrebbero arrivarci se la luce che ancora ne riverbera non fosse tagliata da ostacoli d’ogni genere, vere alte montagne: i miei anni e qualche mia ora.
Il dottore mi raccomandò di non ostinarmi a guardare tanto lontano. Anche le cose recenti sono preziose per essi e sopra tutto le immaginazioni e i sogni della notte prima…

Cesare Pavese

I grandi romanzi: Le poesie: – LA LUNA E I FALO’ – VERRA’ LA MORTE E AVRA’ I TUOI OCCHI Tra il fuoco della storia e il travaglio interiore. Cesare Pavese è tra gli scrittori più significativi del secondo Novecento italiano per la capacità di coniugare le piccole esperienze della “microstoria”, quelle di aree marginali,…

SENILITA’ di Italo Svevo | Riassunto, analisi e commento

Leggi anche: Introduzione al romanzo La trama: Protagonista del romanzo Senilità di Italo Svevo è Emilio Brentani, un trentacinquenne scapolo che vive insieme alla sorella Amalia in un modesto appartamento nella Trieste di fine ottocento. Un umile impiegato in una compagnia di assicurazioni con una fama da intellettuale acquisita grazie ad un mediocre romanzo che…

SENILITA’ di Italo Svevo

Subito, con le prime parole che le rivolse, volle avvisarla che non intendeva compromettersi in una relazione troppo seria. Parlò cioè a un dipresso così: – T’amo molto e per il tuo bene desidero ci si metta d’accordo di andare molto cauti. – La parola era tanto prudente ch’era difficile di crederla detta per amore altrui, e un po’ più franca avrebbe dovuto suonare così: – Mi piaci molto, ma nella mia vita non potrai essere giammai più importante di un giocattolo. Ho altri doveri io, la mia carriera, la mia famiglia…

Italo Svevo

I grandi romanzi: – LA COSCIENZA DI ZENO – SENILITA’ Uno scrittore “internazionale”. Italo Svevo – il cui vero nome è Aronne Ettore Schmitz (Trieste 1861 – Motta di Livenza 1928) – è probabilmente il più “internazionale” tra gli scrittori italiani del ‘900, sia per la sua singolare identità linguistica e culturale sia per la fortuna e…

TRE CADAVERI SOTTO LA NEVE di Franco Matteucci

Lupo Bianco non riusciva a capire se fosse a testa all’ingiù, all’insù o messo in orizzontale. Immaginò che a Valdiluce fosse scattato l’allarme e ripassò mentalmente quello che stava accadendo. Tutti conoscevano la zona della valanga, ma individuarlo sotto la neve era come trovare un ago nel pagliaio. Il rilevatore gps inserito dentro i suoi scarponi avrebbe funzionato? Nel dubbio, non poteva mollare: doveva scavare un tunnel che lo portasse fuori…

LA LUNA E I FALO’ di Cesare Pavese

C’è una ragione perché sono tornato in questo paese, qui e non invece a Canelli, a Barbaresco o in Alba. Qui non ci sono nato, è quasi certo; dove son nato non lo so; non c’è da queste parti una casa né un pezzo di terra né delle ossa ch‘io possa dire «Ecco cos’ero prima di nascere». Non so se vengo dalla collina o dalla valle, dai boschi o da una casa di balconi. La ragazza che mi ha lasciato sugli scalini del duomo di Alba, magari non veniva neanche dalla campagna, magari era la figlia dei padroni di un palazzo, oppure mi ci hanno portato in un cavagno da vendemmia due povere donne da Monticello, da Neive o perché no da Cravanzana. Chi può dire di che carne sono fatto? Ho girato abbastanza il mondo da sapere che tutte le carni sono buone e si equivalgono, ma è per questo che uno si stanca e cerca di mettere radici, di farsi terra e paese, perché la sua carne valga e duri qualcosa di più che un comune giro di stagione…

Introduzione a MASCHERE NUDE di Luigi Pirandello

Il progetto. Come per le novelle, Pirandello concepì un’edizione complessiva della sua opera teatrale che raccogliesse tutti i drammi scritti. L’editore Bemporad prima e Mondadori dopo ne intrapresero la pubblicazione che coprì un ampio arco temporale. Pirandello diede alla raccolta il titolo unitario di Maschere nude, che esprime il senso ultimo riposto dall’autore agrigentino nel…

LA CHIAVE DI DANTE di G.L. Barone

Il telefono squillò.
L’uomo aprì gli occhi lentamente e in un primo momento faticò a riconoscere la stanza in cui si trovava.
Il trillo, intanto, era sempre più insistente. Da lontano e sommesso era diventato forte e chiaro, come un punteruolo che si incuneava nel suo cervello.
«Pronto», balbettò con la bocca impastata che sapeva ancora di alcol.
«Signor Cassini, è la reception», rispose una voce educata in un italiano perfetto.
Lo specchio barocco contornato in oro, la tappezzeria rossa e beige, il soffitto alto sei metri: adesso tutto cominciava ad apparire più familiare. Era nella suite Imperiale dell’hotel Ritz. Stava sdraiato nello stesso letto a baldacchino che la sera precedente aveva diviso con… la ragazza dallo strano braccialetto… come aveva detto di chiamarsi?
«Professore, ci aveva dato disposizioni precise», continuò la voce dall’altro capo del telefono. «Ci aveva chiesto di svegliarla alle 9 in punto».
Manuel Cassini si mise seduto sul letto. Con i piedi nudi sfiorò appena il tappeto. «Grazie», sussurrò con un filo di voce. In quel momento, la testa gli girava come se si fosse scolato un’intera cassa di Dom Pérignon. Almeno era quello che pensava, visto che non aveva l’abitudine di bere molto e non ricordava di essersi mai sentito tanto spossato…

UNO, NESSUNO E CENTOMILA di Luigi Pirandello | Riassunto, analisi e commento

Leggi anche: Introduzione al romanzo La trama: Il protagonista di questa vicenda, Vitangelo Moscarda, è una persona ordinaria e semplice, che ha ereditato da giovane la banca del padre usuraio e vive di rendita affidando in tutto e per tutto la gestione dell’impresa a due fidi collaboratori, Sebastiano Quantorzo e Stefano Firbo. Un giorno, in seguito…