Titolo: La seconda mezzanotte
Autore: Antonio Scurati
Genere: Fantascienza
Pagine: 299
Editore: Bompiani
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In breve:
Alla fine la sera occidentale era arrivata, ma gradualmente, e noi non ce n’eravamo nemmeno accorti. La mattina seguente ci eravamo svegliati e non sapevamo più riconoscere la nostra immagine allo specchio. Eppure non potevamo chiamare le nostre mogli o i nostri figli per rammentarci chi eravamo, perché dalle mogli avevamo divorziato e figli non ne avevamo.
Allora, semplicemente, ci siamo voltati indietro e abbiamo scoperto che ci trovavamo già a valle del punto di rottura. La catastrofe era stata a lungo un evento che andava compiendosi, ma noi non avevamo avuto occhi per vederla né orecchie per udirla: era stata una catastrofe al rallentatore. E così, in calce a tutto il resto, dovemmo scoprire che perfino l’apocalisse aveva fatto ben poco rumore.
A Venezia, la notte tra l’8 e il 9 novembre del 2072 il mare entrò in laguna dai varchi aperti lungo i litorali, attraverso i sottopassi alberghieri, superando i cordoni litoranei, rigurgitando i fiumi e sormontando, infine, le difese murarie. L’onda si franse contro la facciata di Palazzo Ducale, poi si abbatté sugli uomini annegati assieme ai cani, ai topi, agli uccelli, tra i tavoli e le poltroncine in vimini dei bar e sui televisori che galleggiavano in impietose correnti di deriva. Nelle ore successive i pochi medici sopravvissuti, attendati nell’ospedale da campo allestito dentro lo stadio di Sant’Elena, dovettero decidere quali feriti curare e quali lasciar morire.
Da qualche parte, su a Nord, accompagnata dai rombi di laghi glaciali che si svuotavano nei fiumi artici, la calotta polare precipitava a mare. Più a Sud, molto più a sud, un altro mare si era tuffato in laguna. La laguna era affogata.
Venezia, dopo un millennio di vita anfibia, si era di nuovo impaludata in una zona morta…
Il libro:
Anno 2092. Venezia, dopo essere stata devastata e mezza sommersa da un’onda enorme e velenosa provocata dallo scioglimento dei ghiacci artici, è ora nelle mani di una società multinazionale cinese di Pechino. I nuovi dominatori ne hanno salvato il cuore innalzando dighe e muri di separazione. Piazza San Marco è stata poi chiusa sotto un immenso emisfero in vetrocemento creando un piccolo mondo asettico, protetto dall’atmosfera acida e dal caldo africano che incombe sul resto della penisola.
Protetta dalla cupola del Superdome, Nuova Venezia è stata in breve trasformata in una perversa Las Vegas della decadenza europea, il più prestigioso tra i tanti teatri della violenza e della lussuria che andavano sorgendo nell’alto bacino del Mediterraneo, là dove un tempo splendevano importanti città europee.
La grande piazza antistante la Basilica è ora una gigantesca arena gladiatoria, il Colosseo del terzo millenio.
Gli ultimi veneziani sopravvissuti alla catastrofe sono stati acquistati assieme alle macerie dei palazzi in cui un tempo erano vissuti: gli è stata vietata la riproduzione e vivono ora confinati in un ghetto, piegati alla volontà dei nuovi padroni, costretti per sopravvivere al delitto e alla prostituzione.
Mentre le Nazioni si dissolvono, il carnevale si avvicina e i padroni cinesi preparano lussi sfrenati e spettacoli crudeli. Nessuno sembra oramai più volersi sottrarre alla violenza e alla lussuria di questo bordello della fine dei tempi. Nessuno tranne due soli uomini: Il Maestro, guida dei nuovi gladiatori, e Spartaco, suo allievo, si levano contro l’orgia del potere. La rivolta è alle porte…
Eravamo alla ricerca di un buon romanzo di romanzo di fantascienza, opera di uno scrittore italiano, e ne abbiamo trovato non uno buono ma uno ottimo!
La seconda mezzanotte di Antonio Scurati presenta uno scenario futuristico apocalittico calato direttamente in una delle città italiane più prestigiose, Venezia. Il coinvolgimento naturale che ne deriva viene mantenuto vivo durante tutta la narrazione grazie ad una scrittura molto curata, fluida e con un forte potere evocativo. A volte le parole sono forse un poco troppo ricercate e la lettura diviene quindi complessa, ma lo stile si mantiente, anche in questo modo, sempre perfettamente in linea con l’ambiente e le vicente raccontate.
Un ottimo romanzo, ricco d’azione e molto coinvolgente. Ci è piaciuto davvero tanto e lo consigliamo quindi a tutti!