Sfuggito all’arresto, Renzo inizia la sua fuga da Milano. La folla gli indica delle chiese e dei conventi vicini, dove poter trovare rifugio. Il giovane però, intenzionato a rimanere libero finché è possibile, ha già deciso di raggiungere Bortolo a Bergamo, al di là del confine. Traendo insegnamento dalle sue ultime vicende, Renzo non chiede indicazioni sulla strada da seguire alle persone che lo circondano, ma si allontana invece il più possibile a caso, per poter scegliere poi con calma la persona giusta da interrogare.
Raggiunta la piazza del Duomo grazie alle indicazioni di una passante, Renzo ripercorre al contrario il tragitto del giorno prima. Torna così davanti al convento e non può fare a meno di lamentarsi con se stesso per non aver dato ascolto al consiglio del frate portinaio. La porta che il giovane deve attraversare per uscire dalla città è presidiata da soldati, controllano però le persone in ingresso e non trova pertanto alcun ostacolo alla sua fuga.
Oramai fuori dalle mura della città, Renzo prosegue a zig zag lunghe stradine secondarie, per evitare in tutti i modi possibili la strada principale. Passa tutto il viaggio tormentato dal terrore di essere seguito, dall’indecisione se chiedere o meno indicazioni ed a chi, e dal pentimento per la propria condotta. Ripensa anche all’ultima sera nel tentativo di scoprire chi possa aver fatto il suo nome: i suoi sospetti cadono inevitabilmente sullo spadaio, ma il fatto che non riesca a ricordare il resto della serata lo lascia alla fine con le idee confuse.
Deciso a scoprire il nome di un paese vicino all’Adda, da prendere come riferimento per il suo viaggio, senza dover tutte le volte citare Bergamo nel chiedere informazioni, Renzo entra a fare colazione nella casa di una vecchia. Ottiene così il nome del paese di Gorgonzola e le indicazioni per poterlo raggiungere.
Arrivato a Gorgonzola nel tardo pomeriggio, il giovane entra in una osteria per cenare e scoprire come poter raggiungere l’Adda. Per timore che gli venga chiesta l’identità, fa capire subito all’oste le sue intenzioni: mangiare velocemente qualcosa e ripartire subito, senza fermarsi a dormire. Un gruppo di uomini sta in quel momento discutendo dei fatti di Milano e Renzo viene subito avvicinato ed interrogato da uno di loro, intenzionato ad ottenere nuove notizie. Renzo riesce ad eludere le domande e chiede poi all’oste le indicazioni necessarie: la curiosità dell’uomo mette però subito sulla difensiva il ragazzo, che è quindi costretto a cambiare argomento.
Arriva all’osteria anche un mercante milanese e, sollecitato dagli altri ospiti, racconta le vicende della giornata. La folla di facinorosi si era riunita anche quella mattina per le vie di Milano. Inizialmente l’intenzione comune era stata quella di assaltare nuovamente la casa del vicario di provvisione, trovata però chiusa ogni via di accesso, la gente aveva ripiegato verso piazzale Cordusio, prendendo così d’assalto il forno lasciato intatto il giorno prima. I più facinorosi avevano quindi proposto di dare fuoco a tutto lo stabile. Il rogo era stato però fortunatamente evitato grazie ad un crocifisso appeso ad una delle finestre ed all’arrivo di tutti i monsignori del Duomo, che avevano annunciato una nuova diminuzione del prezzo del pane. Nel frattempo si era sparsa anche la notizia che i capi della rivolta erano stati catturati per essere impiccati, ed in poco tempo le strade si erano svuotate.
Il mercante, per dimostrare che dietro alla rivolta c’era una lega, probabilmente guidata dai francesi, racconta infine anche della fuga di uno dei capi, trovato in una osteria, mentre era intento a fomentare la rivolta, con addosso un fascio di lettere compromettenti. Il racconto del mercante fa subito cambiare idea al gruppo di uomini: prima erano intenzionati ad andare a Milano per unirsi alla rivolta, ora si complimentano con sé stessi per essere rimasti a casa.
Renzo, terrorizzato dall’idea di far nascere sospetti, è rimasto inchiodato alla panca durante tutto il racconto, mangiando con sempre minor gusto il resto della sua cena. Finito infine di mangiare, paga subito e si allontana da Gorgonzola alla ricerca dell’Adda.
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