Titolo: Wonder
Autore: R. J. Palacio
Genere: Romanzo
Pagine: 284
Editore: Giunti
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In breve:
So di non essere un normale ragazzino di dieci anni. Sì, insomma, faccio cose normali, naturalmente. Mangio il gelato. Vado in bicicletta. Gioco a palla. Ho l’box. E le cose come queste fanno di me una persona normale. Suppongo. E io mi sento normale. Voglio dire dentro.
Ma so anche che i ragazzini normali non fanno scappare via gli altri ragazzini normali fra urla e strepiti ai giardini. E so che la gente non li fissa a bocca aperta ovunque vadano.
Se trovassi una lampada magica e potessi esprimere un desiderio, vorrei avere una faccia così normale da passare inosservato. Vorrei camminare per strada senza che la gente, subito dopo avermi visto, si volti dall’altra parte. E sono arrivato a questa conclusione: l’unica ragione per cui non sono normale è perché nessuno mi considera normale.
Ma in un certo senso posso dire che ormai mi sono abituato al mio aspetto fisico. So come fingere di non notare la faccia che fa la gente.
Mi chiamo August, per inciso. Non mi dilungo a descrivere il mio aspetto. Tanto, qualunque cosa stiate pensando, probabilmente è molto peggio.
Il libro:
Wonder è la storia di August Pullman, da tutti chiamato Auggi, un ragazzino che deve affrontare il suo primo anno di scuole medie. E se già il primo anno di scuola può essere difficile per qualsiasi bambino perché si trova ad affrontare un nuovo ambiente, nuovi bambini e nuovi insegnanti, certamente lo è ancora di più per Auggi.
Si, perché la natura non é stata affatto gentile con questo ragazzino che è affetto dalla sindrome di Treacher-Collins, capace di deformare il viso di una persona in modo impressionante: gli occhi si trovano a metà delle guance, le orecchie non sono sviluppate ed anche la bocca è malformata.
È a causa di questa sindrome che i genitori e la sorella di August hanno sempre cercato di proteggerlo dal mondo, dai suoi giudizi e cattiverie. Ma i genitori si rendono conto che questo riguardo non può durare per sempre e forse non fa nemmeno bene al figlio, che dovrà prima o poi imparare a farsi strada da solo nel mondo e a confrontarsi con tutti, non solo con chi gli vuole bene.
Per affrontare questo primo anno di scuola Auggi ha dalla sua una grande intelligenza supportata da una forte autoironia. Riuscirà a farsi apprezzare da molti e scoprirà così che esistono persone, bambini e adulti, che riescono ad andare oltre al primo impatto che sbalordisce e un po’ ripugna, inutile nasconderlo.
Non mancheranno certo le meschinità da parte di alcuni bambini e adulti, guarda caso genitori di quegli stessi bambini crudeli, che quasi riusciranno ad abbattere l’innato positivismo di August. Ma sarà proprio grazie alla gentilezza, alla bontà e all’amore dei suoi veri amici che riuscirà a farsi scivolare addosso le peggiori cattiverie, come il gioco del bambino-zombie: se ti tocca ti attacca la peste e se non ti lavi le mani entro 3 secondi ti uccide.
Wonder è scritto dal punto di vista di ben otto personaggi principali, permettendoci di inquadrare la storia da più angolature.
È in questo davvero apprezzabile come l’autrice R. J. Palacio (vero nome Raquel Jaramillo) sia riuscita al meglio a dare uno spaccato delle vite, impressioni ed emozioni che circondano Auggie.
Wonder tratta con delicatezza il tema della diversità. È un inno alla gentilezza ed alla bontà, ma non per questo risparmia momenti bui e non nasconde la meschinità presente nel mondo, propria di alcune persone. Ma alla fine permane un senso di positività e benessere. Si ha la sensazione di aver imparato qualcosa.
È un libro che lascia un insegnamento, come solo le favole sanno fare.
Lo consigliamo assolutamente ai ragazzi, ma anche ai genitori.