Titolo: Le ossa della principessa
Autore: Alessia Gazzola
Genere: Romanzo giallo
Edizione: Longanesi
Pagine: 310
In breve:
Ambra Negri Della Valle è sparita.
No, non è un sogno. È successo veramente e sono in preda ai rimorsi, perché ho desiderato una quantità infinita di volte che accadesse – come in quel film degli anni Ottanta con David Bowie, in cui una ragazzina sognava che gli gnomi portassero via il fratellino piagnone di cui era gelosa e poi il principe degli gnomi lo rapiva davvero. Ambra è la collega carogna per antonomasia, quella che per mettersi in mostra venderebbe sua madre, quella che fa dei meriti altrui uno specchio dei propri. È quella cui le cose vanno sempre dritte, la prima della classe, il capo delle cheerleader.
Non è una che sparisce, semmai è una che fa sparire gli altri.
Il libro:
Alice Allevi è una specializzanda al suo terzo anno del corso di studi presso l’Istituto di Medicina Legale di Roma. E’ una ragazza intuitiva e capace, ma anche consapevolmente goffa. Si troverà ad assistere l’ispettore capo Calligaris per risolvere il caso dell’improvvisa scomparsa della sua collega, Ambra Negri della Valle, una ragazza vincente, la prima della classe, nonché recente ex fidanzata del Dott.re Conforti, anch’esso suo freddo ma affascinante collega.
La scomparsa di Ambra è seguito a breve distanza dal ritrovamento di uno scheletro di donna che si scopre essere una vecchia compagna di scuola della ragazza. Ha al fianco una coroncina. La sua posizione ricorda quella dello scheletro di una principessa ritrovato durante uno scavo in Palestina. Il mistero si infittisce ed il campo d’indagine si espande a macchia d’olio.
I due casi sembrano essere collegati, le coincidenze sono tante e le conoscenze in comune anche… ma sarà proprio così? Anche Ambra è quindi in pericolo di vita?
Alessia Gazzola conduce il lettore per mano attraverso una giallo che sa davvero sorprendere, ricco di protagonisti ed avvenimenti ma sempre ben articolato e facile da leggere. È bravissima a fare sorgere sospetti sulla colpevolezza o meno di un personaggio per poi smontare sapientemente ogni convinzione, mettere dubbi e fare cambiare idea con l’evidenza dei fatti.
