Vi presentiamo oggi lo scrittore emergente Paul Pastrello, autore del romanzo Giallo/Umoristico Jack lo SquartatorTe, partendo dalla nota autobiografica pubblicata sul suo sito personale www.paulpastrello.it:
“Paul Pastrello nasce nel pieno boom dell’era digitale, a Crema.
Già in tenera età digita ossessivamente comandi DOS su una tastiera Querty. Crescendo, si impratichisce con diversi dispositivi: citofoni, telecomandi di varia natura, cassette di sicurezza e, nell’ultimo anno, la lavatrice della casa milanese che condivide amabilmente con Paulla Strella.
Con l’avvento dei primi Touch Screen, Paul Pastrello raggiunge la maturità necessaria per fare il suo ingresso nel mondo del lavoro: durante il giorno produce codice Java per una Software House milanese. La notte, invece, ha prodotto autonomamente e in sordina Jack lo SquartatorTe.”
Quelli di voi che non hanno purtroppo ancora seguito il nostro consiglio e non hanno quindi ancora letto il suo libro d’esordio, possono ovviamente rimanere alquanto confusi. Noi che invece lo abbiamo già fatto, noi che abbiamo già apprezzato tutta la sua ironia, non possiamo invece fare altro che sorridere compiaciuti: è proprio il Paul Pastrello che ci aspettavamo!
Ma facciamo adesso due chiacchiere con l’autore per cercare di soddisfare tutta la curiosità accesa dal suo libro di esordio Jack lo SquartatorTe:
Come è nata l’idea dell’InvestigatorTe e dello SquartatorTe?
A noi ha fatto un poco ritornare alla mente le piccole “investigazioni familiari” che in genere seguono sempre alla scomparsa totale o parziale di dolci. O il classico arresto in flagranza di reato da “mani nella marmellata”.
Come per il paradosso dell’uovo e la gallina, non so se sia nato prima lo Squartatorte o l’Investigatorte.
Entrambi i personaggi sono il frutto del desiderio di ambientare una storia umoristica nella mia città natale: Crema. Ho sempre pensato che in una città così pacifica e con un nome così dolce, il personaggio più temibile non può che essere un “torticida” seriale: Jack lo Squartatorte. E se Gotham City ha Batman, anche Crema merita il suo eroe: l’Investigatorte.
Il libro ci è molto piaciuto per come è riuscito, grazie all’idea dell’investigatorte, a trattare il tema dell’amicizia in un modo leggero ma non banale. Risultando in questo modo assolutamente non troppo dolce… nonostante il contesto in cui le storie sono calate. Era questo uno dei tuoi obiettivi? E’ nato prima il lato giallo o quello umoristico?
E’ nato prima l’equivoco, il gioco di parole, il surrealismo. Sono sempre stato attratto da questa forma di umorismo alla “Elio e le storie tese”.
Da scrittore esordiente sono comunque consapevole che il lettore va rispettato, per cui ho cercato di farcire (ormai è un vizio) con il mio stile umoristico una storia surreale ma realistica nell’ambientazione. La mia idea era di far divertire il lettore durante la lettura e trasmettergli qualcosa alla fine del libro. Non un insegnamento ma, come nelle fiabe che tanto amavamo da bambini, una morale su cui riflettere.
Ed ora? Altri libri in programma? Altri gialli umoristici in cantiere?
Dopo avere omaggiato Crema, vorrei ambientare la prossima storia a Milano. Dove vivo da ormai 2 anni. Anche una città così importante e famosa ha tanti elementi da parodiare.
Per ora, però, preferisco concentrarmi sul presente e sulla presentazione di Jack lo SquartotorTe.
Dopo aver apprezzato la sua prima opera Jack lo SquartatorTe non possiamo che fare i nostri migliori auguri per la promettente carriera letteraria e rimaniamo quindi in attesa di poter leggere la sua prossima opera.
A presto!