UMANI? di Alessandro Dalla Lana

Se hai paura, chiudi gli occhi e sogna.
La mamma gliel’aveva ripetuto fin da quando era in fasce.
Il piccolo Eliah chiuse gli occhi, per cercar di fuggire l’angoscia di quella realtà.
Ma non funzionava, non in quel momento.
Doveva piangere e il terrore gli impediva di farlo.
Nell’oscurità del suo ristretto nascondiglio poteva solo ascoltare, ascoltare e ancora ascoltare.
Tic, tac, tic, tac. Ritmico, ogni secondo.
Il ticchettio del pendolo in cui si era rintanato era diventato il suo unico compagno.
Fuori un inquietante silenzio.
Li stava aspettando e sapeva che prima o poi sarebbero giunti.
Pallidi e spietati com’erano, non avrebbero lasciato volentieri alla morte il loro compito.
Tic, tac, tic, tac. Il pendolo continuava noncurante la sua corsa verso mezzanotte.
Pesanti scarponi sulle scale di legno si stavano avvicinando e una porta scardinata squarciò il silenzio della stanza.
Eliah non volle saperne di lasciar andare il respiro che stava trattenendo.
Nessun rumore.
Solo tic, tac.
Interminabili attimi di silenzio precedettero gli scarponi che si allontanavano giù per le scale.
Il pendolo batté la mezzanotte.
Interminabili attimi di silenzio seguirono i rintocchi e gli scarponi che ripresero a salire e ad avvicinarsi.
Silenzio.
Anche il pendolo si fermò, quasi pentito di aver risuonato, quasi volesse farsi perdonare.
Restò zitto di fronte a quella pallida figura che lo guardava sogghignando.
La porta si aprì lentamente e per Eliah fu la sua ultima visione: una croce uncinata su una divisa grigia.
Se hai paura, chiudi gli occhi e sogna.

Racconto di Alessandro Dalla Lana, concorso letterario 2013 Squarciare i silenzi